Settimana di borsa positiva per gli operatori finanziari che ritrovano fiducia dopo le sedute di tensione. Le nubi relative al terremoto in Giappone e alla crisi libica, non si sono però completamente dissolte. In particolare, in Giappone si registra una parziale fusione delle barre di combustibile usato al reattore numero due della centrale nucleare di Fukushima ed la perdita dell'acqua altamente radiottiva contaminata dalle barre. In Libia invece gli insorti hanno annunciato la conquista della città natale di Gheddafi. Inoltre in settimana si sono anche diffusi nuovi timori sulla tenuta del debito portoghese. Gli indici sono stati comunque capaci di registrare performance positive consistenti: nel Vecchio Continente tutte le performance sono state sopra i tra punti percentuali: in particolare Francia e Germania hanno registrato incrementi del 4,19% e del 4,10%. Buone i risultati anche degli altri paesi sviluppati giudati dal 2,91% del Giappone. Anche tra gli emergenti segni positivi generalizzati, dove si distinguono in particolare il Cile (6,47%) che sembra aver interrotto la prolungata fase correttiva, ma anche la Cina (4,74%) e soprattutto India (5,13%). Ancora debole la Turchia, che segna un più modesto 0,90%. Nel mercato Forex, l'Euro rimane forte nonostante le pressioni provenienti dalla situazione portoghese. Tra le commodities, positivi sia petrolio sia oro, dopo i cali della settimana scorsa. In diminuzione, invece, la volatilità dopo il forte aumento registrato nella settimana precedente.