venerdì, marzo 19, 2010

Eventi ultima settimana; dati macro



USA

Inizio settimana indecisa sulla scia dei dati macroeconomici contrastanti di lunedì e martedì e dalle indicazioni di Moddy's in cui si evidenzia un possibile downgrade degli Stati Uniti, per via del debito pubblico, con perdita della tripla A.

Delude Lunedì, in particolare, la lettura preliminare dell'indice elaborato dall'Università del Michigan a marzo (flessione a 72,5 punti dai 73,6 di febbraio, rispetto ad un incremento del 73,9 punti attesi). Sotto il consensus anche le scorte delle imprese che sono risultate invariate a gennaio ( rivisto al ribasso a -0,3% il dato relativo a dicembre).

La settimana in borsa, nonostante i dati di inizio settimana in chiaroscuro, si è chiusa comunque positivamente, trainate dal break rialzista sull's&P 500 che ha superato i massimi di gennaio a quota 1150. Ad alimentare gli acquisti sono state le indicazioni a metà settimana della Federal Reserve della vigilia, secondo i quali i tassi di interesse resteranno su livelli bassi ancora per un po' di tempo, scelta dettata anche dalla crescita sotto le attese dei prezzi alla produzione a febbraio, (incremento del 4,4% su base mensile rispetto ad un 4,9% previsto). Sembra inoltre che il dato sui sussidi alla disoccupazione confermi che il mercato del lavoro sia in fase di stabilizzazione.

Altri dati macroeconomici americani usciti in settimana :

Nuovi cantieri edili scesi nel mese di febbraio del 5,9% a 575.000 unità (inferiore alle 570.000 unità previste dal mercato) le licenze di costruzione diminuite dell'1,6% a 612.000 unità a fronte di attese per un calo superiore, a 610.000 unità. Prezzi delle importazioni hanno deludenti, contrazione dello 0,3% su base mensile (-0,2% le attese) e un incremento tendenziale dell'11,2% a fronte del +11,3% previsto.



Mercati Asiatici



Ribassi mercoledì per Tokyo, spinto dal rafforzamento dello yen rispetto all' euro e conseguente penalizzazione dei titoli delle società esportatrici, e anche dal report di Morgan Stanley sul probabile downgrade del settore immobiliare giapponese. Martedì la Boj ha svelato il proprio piano di espansione monetaria che vede raddoppiata la disponibilità di denaro da prestare alle banche nipponiche per agevolare l'accesso al credito da parte delle aziende; portandola da 10 mila a 20 mila miliardi di yen, la decisione è quella di attuare una politica monetaria espansiva per rafforzare la crescita economica. La Borsa Nipponica inizio settimana era rimasta poco mossa sulla scia della notizia di una stretta monetaria da parte della Cina, per via del surriscaldamento della propria economia (la banca mondiale prevede un +9.5 % rispetto al 8,7% del 2009). Infine come dato macroeconomico da segnalare il dato sulla fiducia dei consumatori giapponesi, risultata in crescita a quota 40 rispetto ai 39,4 punti del mese precedente.



Mercato Nazionale



Borsa Italiana poco mossa, l'indice viene da un periodo di debolezza, anche in termini relativi rispetto all'azionario europeo. Ora il trend è in miglioramento: confermato dal superamento di area 22.000 punti. Da segnalare venerdì Enel (-1,4%) ribasso dopo la diffusione dei dati 2009. I profitti di Enel sono saliti dell'1,2% a/a a 5,4 miliardi di euro ma le stime per il biennio 2010-2011 hanno deluso gli analisti, da cui il conseguente ribasso. La cedola è dimezzata a 0.25 per azione. Altra notizia uscita in settimana riguarda Mediobanca, Fabrizio Palenzona potrebbe ora puntare al vertice di Mediobanca nel caso in cui Cesare Geronzi si trasferisse a Trieste per guidare Generali. Intanto gli analisti della Banca Statunitense Goldaman Sachs hanno deciso di incrementare il prezzo obbiettivo di Generali da 17,50 a 19,00 euro. Unicredit ha riportato nell'esercizio 2009 un utile netto di 1,7 miliardi di euro, in calo rispetto ai circa 4 miliardi del 2008. Torna per Unicredit nel 2010 la cedola in contanti, pari a tre centesmi per azione.

lunedì, marzo 15, 2010

Ancora una settimana positiva per i mercati che continuano il loro percorso di recupero. I mercati si trovano su un punto critico, avendo raggiunto i massimi pre-correzione di gennaio. La settimana precedente si è chiusa Venerdì con Wall Street poco mossa a causa dei dati contrastanti diffusi nel corso della giornata. Vendite al dettaglio sopra le attese a 0,3 % mentre deludenti della fiducia dei consumatori e delle scorte delle imprese. L'indice sulla fiducia dei consumatori elaborato dall'Università del Minchigan a marzo ha segnato una flessione a 72,5% punti dai 73,6 del mese precedente. Sotto il consensus anche le scorte delle imprese che sono risultate invariate a gennaio
Mercati Asiatici
Cina: Buono il rendimento settimanale degli emergenti, tra i quali si evidenzia una Cina in recupero. Nel mese di febbraio le vendite al dettaglio sono salite del 22,1 per cento rispetto all'anno precedente. Nei primi due mesi del 2010 la produzione industriale in Cina ha segnato un incremento del 20,7 per cento rispetto al corrispondente periodo 2009, maggior rialzo degli ultimi cinque anni. La Cina potrebbe prendere comunque dei provvedimenti per cercare di evitare il surriscaldamento della propria economia. Sempre sul fronte macroeconomico è stata rilasciato la scorsa settimana in Giappone il dato relativo alla fiducia dei consumatori a febbraio, risulta in crescita a quota 40 rispetto ai 39,4 punti del mese precedente. In rialzo anche il dato relativo alla fiducia dei proprietari di case che si è attestato a 39,8 punti rispetto ai precedenti 39, rimanendo al di sotto delle attese degli analisti che avevano stimato un incremento a quota 40.
In ambito settoriale Stoxx, salgono bene Auto, Tecnologia e Costruzioni.