La notizia del salvataggio della Grecia ha dato fiato ai listini americani, il Dow Jones si riporta oltre quota 11.000 punti, cioè su livelli pre settembre 2008. I rialzi hanno dominato tutta la settimana, anche se venerdì a Wall Street hanno prevalso in modo deciso le vendite. A pesare sui listini è stata la notizia che la Sec ha accusato Goldman Sachs di frode nella gestione delle attività sui mutui ad alto rischio. Sul fronte macroeconomico in settimana ha deluso il dato sul deficit pubblico che a marzo, pur scendendo a 65,3 miliardi di dollari dai 191,5 dello stesso mese dell'anno precedente, si attesta ben sotto le previsioni dei 62 miliardi. La Bilancia Commerciale a febbraio ha visto un allargamento del deficit a 39 miliardi e non sono corsi in aiuto i prezzi all'importazioni; saliti dello 0,7% (inferiore al 1% previsto degli analisti). Altri dati macroeconomici hanno confermato segnali contrastanti; l'indice dei prezzi al consumo è salito a marzo dello 0,1%, mentre le vendite al dettaglio hanno sorpreso perchè hanno segnato un progresso del 1,6%, rispetto all'1,2% atteso dal mercato. Debole rimane invece in settimana il mercato del lavoro e delle costruzioni; le richieste di sussidi di disoccupazione sono salite a 484.000 unità nell'ultima settimana, in misura superiore alle 440.000 attese, meglio per il mercato immobiliare con l'indice Nabh, che misura la fiducia dei costruttori edili, che è balzato a 19 punti dai 15 di marzo. Altri dati settori immobiliari; nuovi cantieri edili cresciuti dell'1,6% a 626.000 unità (610.000 unità il consensus) e le licenze di costruzione salite del 7,5% a 685.000 unità, a fronte di attese per 626.000 unità.
La Banca Centrale Americana ha ammesso che sta valutando la possibilità di aumentare nuovamente il tasso di sconto, attualmente fermo allo 0,75%.
Altri dati macro da scrivere in agenda;
Produzione industriale; incremento dello 0,1% inferiore alle attese dello 0,6% previsto dagli analisti
Indice di Philadelphia Fed ; è salito a 20,2 punti dai 18,9 punti del consensus
Università del Michigan; lettura preliminare segna una flessione a 69,5 punti dai 73,5 del mese precedente ( previsione incremento a 75 punti).
Asiatici
Gli acquisti sono stati favoriti ad inizio settimana sul mercato nipponico a seguito delle notizie del piano di salvataggio europeo a favore della Grecia. La notizia del salvataggio ha fatto recuperare posizioni all'euro rispetto allo yen arrivando a 127,00 dai 125,00. Ne hanno beneficiato le società nipponiche esportatrici, tra cui da segnalare il buon rialzo per Nippon sheet Glass (+1,8%) società che realizza più del 40% circa del proprio fatturato in Europa. Il rafforzamento dell' euro su yen è durato però solo lunedì . Già martedì infatti lo yen ha recuperato posizioni nei confronti delle principali valute favorendo prese di beneficio sulle società esportatrici. Segnali di ripresa invece mercoledì per le società produttrici di Chip e memorie per pc dopo i buoni risultati di Intel che hanno battuto le stime degli analisti.
Mercoledì confortano i dati provenienti dalla Cina circa la crescita economica. In Giappone il dato uscito mercoledì sulla Produzione industriale fanno segnare un calo dello 0,9% rispetto al mese precedente, del 31,3 % su base annua.