martedì, aprile 17, 2007

Per i contributi inglesi non cambia la regola.

Gentili Signori,avrei bisogno di un chiarimento.Tutto il 1993 ho lavorato in Inghilterra, poi sono tornata in Italia dove risulto assunta dal febbraio 1994.Ho letto che la scelta sul TFR cambia a seconda della data di assunzione (antecedente o successiva il 28/04/93).Il periodo trascorso all'estero, una volta fatto il ricongiungimento, viene considerato o no ?Vi ringrazio, Lisa

L'anzianità di iscrizione a forme di previdenza obbligatoria avvenuta in uno dei Peasi dell'Unione Europea è utile al cittadino comunitario per ottenere un unico trattamento pensionistico. Per lei Luisa che ha versato i primi contributi obbligatori in Inghilterra prima del 28 aprile del 1993, il decreto legisltativo 252 del 2005, offre la possibilità, se ancora non avesse aderito a far data del 31 dicembre 2006 ad una forma di previdenza complementare , la possibilità di versare parzialmente o complementamente il proprio TFR maturando. Il periodo trascorso all'estero una volta fatta la totalizzazione viene considerato "pro-rata" ai fini del calcolo della pensione pubblica; supponiamo che lei Luisa vada in quiescenza con pensione di vecchiaia con 60 anni di età e 20 anni di contributi, nel caso siano stati sommati 19 anni di contributi italiani e 1 anno di contributi inglesi, il pro rata è commisurato ai 19 anni italiani.
Ecco un esempio del pro rata: L'INPS determina l'ammontare teorico della "pensione" alla quale avrebbe diritto se tutti i contributi accumulati (19 anni + 1 ) fossero stati accreditati presso L'INPS. Tale ammontare viene ridotto in proporzione al periodo di assicurazione italiano (19 anni) ottenendo così il pro -rata italiano che l'INPS porrà in pagamento a favore dell'interessato.
A riguardo c'è un minimo contributivo per avere diritto alla totalizzazione, per il suo caso il minimo stabilito dai Regolamenti CEE è di 1 anno pari a 52 settimane, che deve aver maturato in Inghilterra!!

Riferimenti normativi; Trattato di Roma del 25 Marzo del 1957 e principio della libera circolazione dei lavoratori
Regolamenti Comunitari; che contengono la disciplina completa della materia della sicurezza socilae nei confronti dei Paesi dell'Unione Europea.

Centro Studi di Previdenza Complementare

lunedì, aprile 16, 2007

E' possibile il trasferimento del Tfr ad un Fondo Pensione Aperto?

Sono un lavoratore dipendente del settore metalmeccanico e sono iscritto dal 2001 al Fondo Pesnione negoziale Cometa nel quale verso da far data il 100% del mio Tfr. Posso, entro il giugno 2006, decidenre di cambiare la destinazione del Tfr e trasferirlo a un fondo pensione aperto?

Marco da Pordenone,

Per lei che versa già il 100% del proprio Tfr al Fondo Pensione di categoria non è tenuto a compilare alcun modulo per il conferimento del Tfr. Può comunque decidere di trasferire la propria posizione visto che ha già maturato i requisiti di permanenza al fondo di due anni, e può trasferire la quota di Tfr e il suo contributo di lavoratore. (Pip. Fpa)
Il datore di lavoro potrebbe inoltre previo accordo individuale concederle il contributo di datore, ma non è più obbligato a farlo.

Alessandro Pazzaglia