Inizio di settimana positivo a Wall Street, che ha reagito in modo favorevole all'approvazione della riforma sanitaria voluta da Obama; rialzi in particolare per il settore farmaceutico e quello assicurativo legati all'health-care. A contribuire a dare slancio ai listini, inoltre, i dati giunti dal settore immobiliare; nonostante le vendite di case esistenti siano scese dello 0,6% a 5,02 milioni di unità nel mese di febbraio, il dato si è rivelato migliore del consensus, fissato a 5 milioni. Quanto alle vendite al dettaglio relative alle prime tre settimane di marzo, misurate dall'indice Redbook, da segnalare l'incremento dello 0,9% su base mensile e del 3,2% in termini tendenziali. Gli acquisti a Wall Street si sono intensificati in settimana dopo la comunicazione dei dati di Janet Yellen, presidente della Fed di San Francisco, secondo la quale la crescita economica americana si potrebbe attestare quest'anno tra il 2,5% e il 3%, con un'inflazione sostanzialmente sotto controllo e un tasso di disoccupazione che entro fine anno potrebbe scendere al 9,25%. Da segnalare inoltre nella giornata di Venerdì l'apprezzamento del dollaro a seguito dell'intervento di Jean Claude Trichet, che ha espresso un parere negativo su un eventuale intervento del Fondo Monetario Internazionale per la risoluzione della crisi greca. Queste parole aggiunte al debole andamento dell'asta di bonds statunitensi ha innescato le vendite nelle ultime battute di contrattazione, riportando gli indici sulla parità.
Tokyo
Seduta contrastata di inizio settimana per il Giappone, male il comparto dell'elettronica e quello immobiliare, dopo che settimana scorsa si è evidenziato il forte calo dei prezzi dei terreni, scesi ai minimi da molti anni a questa parte. Rassicura invece il dato della Bilancia Commerciale nipponica che si attesta a 651 miliardi di yen a fronte di attese pari a 560 miliardi; miglior risultato dal 1982. L'indice chiude tuttavia in territorio positivo, il motivo è da ricercare soprattutto dall'indebolimento dello yen nei confronti delle altre valute, circostanza che ha agevolato i titoli delle società esportatrici. Dal punto di vista Macroeconomico da segnalare il dato in linea dei Prezzi al Consumo che a Febbraio sono risultati in calo dell'1,1% su base annuale.
UE
Fitch ha rivisto al ribasso mercoledì il rating del Portogallo portandolo ad AA- con outlook negativo; il livello precedente era AA. Notizia che ha innescato vendite generalizzate in tutta Europa.
Torna a salire l'indice Ifo tedesco dopo la battuta d'arresto di febbraio. L'istituto di ricerca tedesco ha reso noto che l'indice Ifo business climate di marzo è salito a quota 98,1 punti dai 95,2 del mese precedente (le attese erano per un rialzo meno marcato a 95,8 punti). Un altro Ue market mover di inizio settimana è rappresentato dal indice manifatturiero dell'Eurozona, che si è attestato a 56,3 punti a marzo, rispetto ai precedenti 54,2.
Italia
Aumento della disoccupazione in Italia. Il tasso di disoccupazione è salito a quota 8,2% nel IV trimestre del 2009 dal precedente 7,8%. Il consensus era per un tasso all'8,3%. Un altro dato deludente in settimana è stato quello relativo alla fiducia dei consumatori; scesa a 106,3 da 107,7 di febbraio. L'Isae spiega in una nota che "la flessione è dovuta principalmente alle valutazioni sul risparmio, soprattutto prospettico, in un contesto di deterioramento del bilancio familiare".