La settimana appena conclusa è stata caratterizzata da due temi principali: nel primo si sono rafforzati i timori sulla sostenibilità del debito dell'area Euro (Portogallo, Spagna e soprattutto Irlanda), dall'altro le buone notizie rinvenienti dall'economia americana che evidenzia una situazione positiva ( le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nell'ultima settimana sono scese a 453.000 unità, in misura superiore alle previsioni degli analisti che si attendevano un calo più contenuto, a 458.000 unità, migliori delle attese anche il Prodotto interno lordo, la cui lettura definitiva relativa al secondo trimestre a evidenziato un incremento dell'1,7%, superiore al consensus che era per una conferma del dato preliminare, a 1,6%, l'indice Chicago Pmi che a settembre è salito a 60,4 punti dai 56,7 del mese precedente, sorprendendo gli analisti che si attendevano un calo a 56 punti).
In settimana le preoccupazioni sui debiti sovrani dell'area Euro non sembrano tuttavia contrastare il rafforzamento dell'Euro, che recupera terreno verso la qualità totale delle valute.
Le preoccupazioni invece si sono fatte sentire sull'azionario europeo; (il dato peggiore l'ha segnato la Spagna con -2,83% , Francia -2.11% ). Bene invece l'azionario dei paesi emergenti con l'ottima performance del Brasile +3.82% seguito dal South Africa e dalla Russia con il 2,23% e 2,11% trascinati al rialzo dal prezzo del greggio.
Per quanto riguarda i settoriali per l'area euro da segnalare la maggior forza del settore Auto e Chimica e Industriali, mentre i peggiori rimangono il settore Bancario Assicurativo e infine Utilities.
Oro Petrolio e Bund laterali nel breve.