giovedì, settembre 21, 2006

Come si stima il fabbisogno integrativo?

Ricapitalando il lavoro finora svolto, negli articoli precedenti abbiamo calcolato il "Tenore di vita desiderato in pensione", abbiamo visto che il tenore di vita è equivalente a ;

  1. % del reddito da lavoro ante pensione;
  2. è pari all'ammontare della spese presunte in pensione.

Il Tenore di vita va confrontato con la Pensione Prevista (quella obbligatoria), a tali fini si possono anche includere :

  1. Altri capitali (affitti, rendite da disinvestimenti)
  2. Capitali disponibili (Tfr residuo, eredità, capitali da disinvestimento)

Se considerando tutti questi fattori non si riesce a raggiungere la stima dell'ammontare delle spese presunte in pensione, si origina un gap o fabbisogno, il quale può essere coperto solo attraverso un Piano di accumulo previdenziale, sempre che non sia stato già stipulato.

Nel prossimo articolo vedremo quali sono tutte le modalità di copertura del gap.

mercoledì, settembre 20, 2006

TERZO STEP


Il lavoratore dipendente di un'azienda del settore privato.

Analizziamo insieme la situazione del dipendente nel momento in cui andrà in pensione. Ipotizziamo che da qui al 2030, anno in cui andrà in pensione, il suo reddito aumenterà del 1% se così fosse avendo un reddito ad oggi nel 2006 di 22.665 € il lavoratore si troverebbe con un reddito ante pensione di 28.493 €. Nettizzando il reddito così ottenuto per il 29% aliquota fiscale ottengo un reddito netto di 20.243 € da cui ne deriviamo che il suo tenore di vita prima di andare in pensione sarà di 20.243 €. Vediamo cosa percepisce come entrata il lavoratore nel momento del pensionamento. Il reddito da lavoro non ci sarà al suo posto ci sarà il reddito da pensione, che noi abbiamo calcolato nell'articolo di ieri pari a 19.039 € lordi , ossia 15388 € netti. Il lavoratore si troverà quindi con Risorse mancanti pari a 4.854 € , idem nell'anno successivo e per tutti quelli a venire.
Cliccate nella tabella per vedere il bilancio del lavoratore. Cosa dovrà fare il lavoratore per coprire tale gap? riuscirà a vivere con un reddito di 1.282 € al mese ? questo e altro lo scopriremo nel prossimo articolo..

Alessandro Pazzaglia & Adriana Cameli.

martedì, settembre 19, 2006

Seconda parte dell'esempio


Pianificazione finanziaria,

Avevamo nell'articolo precedente inserito i dati del reddito del lavoratore , in quel caso dipendente di azienda del settore privato, risultanti dall'estratto conto inps, ( sarebbe cosa giusta per chiunque ha una posizione aperta presso l'inps di registrarsi nel sito www.inps.it e nella sezione "servizi online" richiedere i codici d'accesso, i quali un volta attribuitevi vi permetteranno di visualizzare in qualsiasi momento la vostra situazione pensionistica, i passi sono i seguenti: andate sul sito www.inps.it, cliccate a sinistra su servizi online, poi su "Richiesta codice Pin" e successivamente su "Assegnazione Pin", cliccandoci dentro ed inserendo i dati richiesti, verrà visualizzata la prima parte del Pin (8 caratteri). La seconda parte, indispensabile per completare il codice ed accedere ai servizi telematici, verrà recapitata a domicilio.)
Ecco le stime attesa dalla previdenza pubblica obbligatoria (cliccate nell'immagine per ingrandirla) alla data scelta di pensionamento, calcolate in conformità con i requisiti e i sistemi di conteggio delle attuali norme di legge.
Sulla base della contribuzione accreditata la prima decorrenza utile di pensione è gennaio 2030 e il limite massimo di posticipo dalla di pensionamento è febbraio 2036.
I dati sono tutti a valori di oggi depurati dell'effetto inflazione ( cioè i 1000 euro del 2030 corrispondono ai 1000 euro di oggi). Dalla tabella si trova che lavoratore in questione andrà in pensione con il 66.16% del reddito da lavoro ( a valori lordi) e il 75,53% (a valori netti). Il dato che a noi interessa è quello netto, è infatti la pensione netta quella "spendibile" e sulla quale noi dobbiamo fare affidamento. Il lavoratore andrà quindi in pensione con 1.282,33 € netti (15.388 €:12 mesi) al mese nel gennaio 2030, e la pensione coprirà il 75,53% del proprio fabbisogno o tenore di vita (fatto pari al reddito dell'ultimo stipendio ossi 20.375 €). Risulta quindi che quando il lavoratore andrà in pensione avrà circa un ammanco del 24,47% una differenza assoluto annua di 4.986 € , rispetto al reddito da lavoro. Il lavoratore potrà a questo punto decidere di intervinire attraverso la previdenza complentare, per raggiungere lo stesso tenore di vita e coprire il gap, in modo da non sentire differenze rispetto a quando era al lavoro, oppure lasciare il gap aperto e intervenire con altri strumenti,ma questo lo vedremo nel prossimo articolo....

Alessandro Pazzaglia & Adriana Cameli

lunedì, settembre 18, 2006

Calcolo di una pensione, esempio pratico di analisi


Pianificazione Previdenziale

Procederemo ora a fare un esempio di pianificazione previdenziale partendo da un caso concreto, in particolare andiamo a verificare seguendo cinque step i seguenti aspetti:

  1. Analisi della situazione attuale ( redditi e situazione contributiva di previdenza obbligatoria),
  2. Definizione della data di pensione e stima dell'importo atteso,
  3. eventuale partecipazione a forme di previdenza complementare,
  4. Analisi del divario tra tenore di vita desiderato e risorse della pensione pubblica e rendite vitalizie da forme di previdenza complementare,
  5. Aggiunta di eventuali integrazioni con nuove forme di previdenza integrativa individuale per raggiungere il tenore di vita desiderato.
Partiamo dall'Identificativo del soggetto si chiama Sig. M.P. è nato a gennaio 1971, è uomo ed ha svolto un lavoro da dipendente, la situazione reddituale e l'inquadramento professionale, qui ricostruiti per l'intera carriera lavorativa, costituiscono la base sulla quale poggia la stima delle prestazioni pensionistiche riportata in seguito. Tutti i conteggi sono effettuati sulla base della noramtiva vigente, tenendo in debita considerazione gli adempimenti della stessa alle ipotesi di evoluzione attesa dei fattori economici e demografici.Di particolare importanza, in questa ricostruzione, risulta l'aspettativa di evoluzione del reddito negli anni a venire ( specificata in termini di incremento reale della retribuzione annua in %), in quanto sia le pensioni stimate, che le esigenze del tenore di vita, ne sono fortemente condizionate. Le scelte effettuate sono frutto di un'attenta ponderazione tra i dati sotici rilevati per l'intera collettività, le apsettative macroeconomiche e la sua visione specifica. Si presume, inoltre, che a partire dall'anno corrente sino alla data della pensione non ci siano interruzioni della contribuzione.

Nel Prossimo articolo verrà pubblicato il risultato dell'analisi

Alessandro Pazzaglia & Adriana Cameli