Nella settimana appena conclusasi, gli indici americani hanno corretto fino a toccare i supporti di breve, senza violarli. Per quanto riguarda il Dow Jones, tocca gli 8290 punti e poi risale recuperando la mm200. Rimane per ora in fase laterale. Il Nasdaq Composite invece staziona intorno ai 1800 punti in fase laterale chiudendo invariato su un time frame settimanale. Sostanzialmente in fase laterale anche gli indici europei. Il Dax tocca i 4650 punti, supporto di breve, per poi ripartire: rimane ancora sotto la resistenza dei 5000 punti.
Anche l'indice italiano Ftse Mib, si avvicina nella settimana precedente ai supporti di breve a 18500 punti, per poi risalire leggermente. L'indice rimane in fase laterale tra i 18500 punti e i 20680. Se rompe il margine inferiore del supporto, i 18500 punti, potrebbe raggiungere i 17228.
Rimane per ora in trading range.
Per quanto riguarda i mercati emergenti, in decisa correzione la borsa russa, mentre ritraccia per poi correggere il Sensex indiano. In decisa forza rispetto a tutti gli indici, anche a quello brasiliano, che nel breve rimane invariato, è stato nella settimana precedente l'indice cinese.
La maggior parte degli indici si trova su time frame più lunghi, ancora all'interno di un mercato ribassista, ma più passa il tempo in cui gli indici invece di ritracciare rimangono in fase laterale, tanto più aumenta la possibilità che si entri in una fase laterale di accumulazione.
Di conseguenza l'ingresso nel mercato azionario è da prediligire quando gli indici si avvicinano ai supporti di breve o quando in fasi correttive più decise gli indici rompono le stesse.