lunedì, ottobre 18, 2010


Settimana dominata dal discorso di Ben Bernanke alla Fed di Boston sulle manovre che la banca centrale americana intende intraprendere per contrastare eventuali rischi deflazionistici. Il mercato rimane incerto non riuscendo a prevedere quale rischio si dovrà affrontare nei prossimi anni se un periodo di deflazione o di inflazione. Il rally dei Treasuries legati all'inflazione mostra il fatto che la Fed tenterà attraverso la prossima manovra di easing quantitativo, di aumentare l'inflazione. L'aumento della liquidità attuato attraverso il riacquisto di titoli di stato ha l'obiettivo di attuare una politica monetaria espansiva finalizzata a sostenere la crescita economica. L' "effetto ricchezza" si genererà dapprima nei mercati finanziari con la speranze di indurre successivamente a stimolare consumi e investimenti nell'economia reale. Queste possibili manovre hanno spinto sull'acceleratore i mercati azionari nella scorsa settimana, ma attenzione alle possibili ripercussioni sulla parte obbligazionaria, soprattutto sui titoli a più lunga scadenza.La seduta di mercoledì, in particolare, ha visto molti indici rompere importanti resistenze; un esempio la rottura del Dax di quota 6300 . Anche l'indice cinese è pronto a rompere la resistenza che lo ha bloccato a partire da metà dello scorso anno. Per il mercato valutario il dollaro continua a deprezzarsi: il movimento sembra per ora confermare che gli Stati Uniti continueranno ad indebolire il dollaro rispetto alle valute del resto del mondo. Sterlina rimane stabile. Ancora forti le materie prime, non solo tutti i metalli preziosi ma anche il comparto di quelli industriali. Da segnalare l'andamento dell'oro che ha toccato il prezzo record di 1381 dollari l'oncia prima di correggere; l'andamento di apprezzamento è stato sostenuto dalla possibilità di un forte aumento delle aspettative inflazionistiche. Anche il petrolio conferma il proprio movimento rialzista, spinto dal deprezzamento del dollaro ma anche da attese di forte incremento della domanda da parte dei paesi emergenti.